Andria, Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tesoro di San Riccardo
Argento in lamina, sbalzo e cesellato; legno
cm. 54x28
Gennaro Romanelli, XIX secolo
Il vaso d’altare poggia su una solida base ottagonale con protomi leonine. Presenta un piede a volute terminante verso l’alto con un motivo a perline. Il corpo, baccellato, presenta sulla spalla una decorazione a fiori di loto, su cui si imposta il collo a ovoli allungati. Infine il labbro leggermente svasato mostra una decorazione a motivi vegetali e orlo perlinato. Le anse a doppia voluta, sono arricchite da un motivo floreale.
Sul corpo è presente lo stemma dorato di Mons. Longobardi, formato da un galero vescovile che incornicia lo scudo coronato recante un leone rampante, un uccello rapace e una stella.
E’ opera dell’argentiere Gennaro Romanelli, documentato tra il 1831 e il 1844 e indicato dal Tuccio come uno dei migliori argentieri di Napoli, il cui punzone G. ROM. è presente sul piattello insieme al bollo di Stato del Regno di Napoli con la testa di Partenope di profilo seguita dalla N barrata e il titolo 8 e il marchio del saggiatore Gennaro Mannara dato dalla N di nostrale, utilizzata per differenziare la produzione interna da quella estera.
Fa parte di un parato completo, donato alla Cattedrale da Mons. Longobardi, vescovo di Andria dal 1852 al 1870, composto da sei candelieri per il primo registro d’altare, quattro più piccoli per il secondo, quattro anfore porta palme e un crocifisso.
Indirizzo: via De Anellis n. 48, angolo piazza Toniolo 5, 6, 7, 8.
Telefono: + 39 0883593382
Email: museodiocesano@diocesiandria.org
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