Andria, Cattedrale di Santa Maria Assunta, proveniente dalla chiesa di San Domenico
Tesoro di San Riccardo
Argento a fusione, sbalzato, cesellato, dorato; vetro
cm. 85x20
Bottega Catello, 1935

Proveniente dalla Chiesa di San Domenico, l’ostensorio si imposta su un piede esagonale con alto e articolato gradino decorato a motivi vegetali su cui sono sedute le figure a tutto tondo di San Bonaventura sulla sinistra con ai piedi il cappello cardinalizio e San Tommaso d’Aquino, a destra, vestito in abiti domenicani con il sole raggiato sul petto, simbolo della sapienza sacra e il libro aperto sulle ginocchia su cui sta scrivendo. Tra i due santi, a rilievo, si scorge la figura della Madonna del Rosario con San Domenico ai suoi piedi.
Al di sopra di un nodo a forma di basamento esagonale, ornato da elementi vegetali, si imposta il fusto figurato caratterizzato dall’effigie a tutto tondo di Santa Caterina con una croce nella mano sinistra. La Santa abbraccia una palma sui cui rami si imposta la ghiera destinata ad ospitare al centro l’ostia consacrata. Al di sopra, si innalza una elaborata crocetta apicale, con gemma centrale, circondata dalla corona di spine.
La raggiera presenta una ghiera a sbalzo impreziosita da grappoli d’uva e spighe di grano, chiaro richiamo eucaristico e clipei in cui sono raffigurati i simboli dei quattro evangelisti, il bue (Luca), l’aquila (S. Giovanni), il leone (S. Marco) e l’uomo (S. Matteo). Dalla ghiera si dipartono una corona di raggi lanceolati da cui si innalza una elaborata crocetta apicale circondata dalla corona di spine.
Sulla base corre l’iscrizione: AETERNO REGI AC SACERDOTI CHRISTO JESU FIDELIS ROSARI MONILIBUS SUIS PIETATE OBLATIS AUSPICE PARR. J. LAPENNA MCMXXXV XIX CEN. RED. VII CAN. S. DOMINICI
L’ostensorio è stato eseguito dai maestri argentieri Catello di cui è presente il punzone nel punto di raccordo tra il fusto e il piede oltre al bollo di garanzia dell’argento dato dal millesimo 800 preceduto dalla lettera M.