Sec. XII
Tempera su tavola ; h 72 cm; l 52 cm

Nota comunemente come “icona della Madonna d’Andria”, la tavola lignea con l’immagine della Madonna con Bambino è uno degli esempi più noti dell’arte bizantina in Puglia. Definita da alcuni studiosi “esempio nobile” a cui si sarebbero ispirate gran parte delle Madonne ritrovate in ambito pugliese, l’icona è stata al centro dell’attenzione degli studiosi che hanno nel tempo formulato numerose teorie sul suo ambito di produzione, che l’hanno di volta in volta considerata un’opera di un pittore “bizantino” importata in Puglia o l’hanno attribuita ad un artista italo-meridionale di ambito pugliese, siciliano o campano stilisticamente vicino all’arte bizantina. Un’altra ipotesi, oggi meno accreditata, la rimanda ad un ambito toscano. La questione è ancora aperta.
Problematica ne è anche la datazione. Se appare infatti indiscutibile che l’opera sia stata realizzata nell’arco del XIII secolo, resta ancora incerta la sua esatta cronologia, anche se sembra più accettabile l’ipotesi che la colloca nella prima metà del secolo, se non agli inizi.
Quello su cui tutti gli studiosi concordano è l’altissima qualità del dipinto, da considerarsi uno dei capolavori della pittura dell’epoca.
L’icona proviene dalla Chiesa della SS. Trinità annessa al monastero delle Benedettine in piazza Duomo, demolita insieme al resto del complesso nel 1938. La tavola risulta purtroppo di dimensioni ridotte rispetto al formato riportato nelle fonti documentarie (72 x 52 cm rispetto agli originari 1,20x 0,85) ed ha subito nel tempo un deterioramento s cui si è posto rimedio con i recenti accurati interventi di restauro.