Andria, Cattedrale di Santa Maria Assunta
Tesoro di San Riccardo
Argento a fusione, sbalzato, cesellato e dorato
cm 32x14
Gennaro Pane, 1862

Il calice in argento dorato, presenta una base circolare con alto gradino decorato da motivi vegetali. Sul piede sono seduti tre angeli a tutto tondo alternati ai simboli della crocifissione inseriti in cartigli a motivi vegetali: il sudario con il volto di Gesù, la tunica e la corona di spine con la canna.
Il fusto allungato è dato da tre figure femminili, i cui attributi iconografici permettono di riconoscere le tre virtù teologali: la Fede con il calice e la croce, la Speranza con l’ancora e la Carità con un bambino.
La coppa del calice leggermente svasata ha un sottocoppa riccamente ornato dai simboli della Passione e testine d’angelo che spuntano tra un intreccio di foglie di vite e grano, chiaro richiamo all’Eucarestia.
Donato da Mons. Longobardi, vescovo di Andria dal 852 al 1870, presenta al di sotto del piede l’iscrizione: CIVITAS FODIANA PRIMO SUO EPISCOPIO PRO TUENDA ECCLESIAE LIBERTATE CAPITVO A. D. MDCCCLXII.
Sul calice vi è il punzone G.P, dell’argentiere Gennaro Pane attivo sin dal 1807 e capostipite di una famiglia di argentieri napoletani, mentre sulla coppa e sulla base, ha impresso il bollo dello Stato di Napoli con la croce seguita dalla lettera N barrata e il titolo 8 secondo il decreto del 1839 che ordinava la presenza di un bollo apposito per gli oggetti sacri dedicati al culto.